La presentazione delle candidature alla carica di Sindaco e delle liste dei candidati alla carica di consigliere comunale con i relativi allegati (nell’ambito delle elezioni amministrative, quest’anno in programma il 12 giugno, con turno di ballottaggio il 26 giugno) deve essere effettuata dalle ore 8 del 30º giorno alle ore 12 del 29º giorno antecedenti la data della votazione (articoli 28, ottavo comma, e 32, ottavo comma, del d.P.R. n. 570 del 1960 e successive modificazioni).
Tali termini sono perentori e, quindi, la loro violazione comporta la ricusazione della lista (in questo senso Consiglio di Stato, Sez. V, 10 aprile 1991, n. 515). In questa occasione, particolare rilevanza assumono sia il rispetto degli orari di apertura degli uffici sia la scrupolosa e comprensibile verbalizzazione dell’esatto momento della consegna della lista, usando le espressioni indicate dalla legge ed evitando altre suscettibili di ambiguità.
Pertanto, al fine di assicurare al massimo l’esercizio del diritto di elettorato passivo, costituzionalmente garantito, è opportuno che la segreteria degli uffici comunali resti aperta, nel primo giorno, dalle ore 8 alle ore 20 e, nel secondo giorno, dalle ore 8 alle ore 12. Poiché, per quanto riguarda l’ora di presentazione, fa fede l’ora esatta indicata dall’orologio del segretario comunale, ne consegue la grande rilevanza della esatta verbalizzazione da parte del funzionario responsabile.
Infatti, si legge sul volume di Maggioli Editore intitolato Guida pratica alle elezioni amministrative (di Andrea Zuccotti e Umberto Coassin), una verbalizzazione equivoca e contraddittoria comporta difficoltà di interpretazione per l’organo deputato alla decisione di ammissione che, in tal caso, legittimamente si attiene al principio del favor. In particolare, la giurisprudenza (Consiglio di Stato – V sezione, 10 aprile 1991, n. 515, citata) si è soffermata sul significato del termine “presentare” che può essere solo quello di mostrare ad altri, cioè all’incaricato della ricezione, la lista ovvero il gruppo dei candidati con tutti i relativi allegati.
Pertanto, non ha alcuna rilevanza il fatto che gli incaricati della presentazione si trovino prima dello spirare del termine nell’apposito ufficio se la presentazione è successiva oppure che la porta dell’ufficio sia lasciata aperta dopo lo spirare del termine (TAR Marche, dalla 24 gennaio 1979, n. 38).
Eccezioni a tale principio possono essere costituite dalla circostanza che la documentazione sia ancora incompleta per i ritardi burocratici degli uffici comunali nella consegna delle prescritte certificazioni o, ancora, dal fatto che il funzionario addetto sia in quel momento impegnato nella ricezione di altre liste.