L’elaborazione dell’inventario dei beni mobili comunali è uno strumento indispensabile per la corretta tenuta delle scritture patrimoniali e per la gestione strategica degli asset mobiliari. Il caso che tratteremo è quello di un Ente di oltre 80.000 abitanti che ha affidato a Progel, società del Gruppo Maggioli, la ricognizione straordinaria del patrimonio mobiliare.
Il Comune di Parma ha affidato l’incarico alla Progel, società del Gruppo Maggioli, al fine censire, etichettare e valutare tutti i beni mobili di proprietà dell’Ente. Il progetto inventario beni mobili comunali è stato personalizzato sulla base delle specifiche esigenze del Comune ed è stato articolato nelle seguenti attività:
- sopralluogo in ogni singolo edificio/spazio contenente cespiti mobiliari di proprietà del Comune;
- etichettatura e descrizione dei beni;
- riconciliazione fisico contabile;
- rettifiche dei valori del patrimonio mobiliare comunale.
L’infrastruttura gestionale adottata per l’attività di rilievo è collegata ad un pannello cloud di gestione che organizzava i turni e le attività di sopralluogo. Gli operatori impiegati nell’attività hanno ricevuto giornalmente l’elenco delle strutture da rilevare e i range dei numeri di etichetta da applicare in maniera tale da consentire un costante monitoraggio dei sopralluoghi. Per l’etichettatura dei beni l’Ente ha optato per l’utilizzo di etichette a bar-code, sia per l’individuazione degli spazi/aree di ubicazione dei beni sia per il censimento vero e proprio dei cespiti. Il software Primo© consenta la gestione inventario beni mobili attraverso TAG a radiofrequenza (Rfid) e QR code. In accordo con l’Ente si è stabilito di individuare le etichette a bar-code come soluzione avente il miglior rapporto in termini di costi e benefici.
Come stilare un progetto di inventario dei beni mobili comunali
La redazione di un inventario dei beni mobili comunali, come nel caso del Comune di Parma, rappresenta un vero e proprio progetto. Esistono infatti attività standard, nell’esecuzione dell’inventario del patrimonio comunale, che devono però essere inserite in un contesto più generale, costituito da obbiettivi di conservazione e mantenimento delle scritture inventariali. Il significato dell’inventario dei beni mobili è infatti da ricondurre alla sua natura di rappresentazione costante del patrimonio mobiliare sia sotto l’aspetto della consistenza che della valutazione dei cespiti. Nella redazione del progetto inventario beni mobili comunali, sono stati pertanto localizzati due obbiettivi principali:
- Aggiornare le scritture inventariali sia dal punto di vista fisico che contabile;
- Predisporre un’infrastruttura tecnologica e di comunicazione che consenta il mantenimento degli inventari.
La prima fase è stata svolta da personale della società Progel che ha eseguito la ricognizione fisica dei beni e successiva attività di riconciliazione fisico contabile. Durante il rilievo ogni singolo spazio è stato mappato attraverso un’etichetta univoca a bar-code, riportante un ID ubicazione corrispondente ad un immobile, un piano ed un locale. Ciascun bene ivi contenuto è stato collocato in quella specifica ubicazione fisica, individuato attraverso una specifica targhetta a bar-code e descritto nel dettaglio (tipo bene, materiale, modello, marca commerciale, categoria patrimoniale e di ammortamento). Ogni bene mobile è inoltre stato abbinato al suo consegnatario, al fine della redazione del rendiconto annuale degli agenti consegnatari da prodursi in conformità all’art. 233 del TUEL 267/00. L’aggiornamento contabile dell’inventario dei beni mobili comunali si è basato su una specifica attività di riconciliazione fisico contabile che, a partire dalle fatture d’acquisto messe a disposizione dal Comune, ha consentito il collegamento del documento di acquisto con il bene fisico.
Per ogni cespite riconciliato è stato determinato il valore di costo, la categoria merceologica e di ammortamento (allegato 4/3 al D.lgs. 118/2011), il fondo di ammortamento e il valore residuo del bene. A conclusione del lavoro sono state eseguite le rettifiche patrimoniali, registrate le sopravvenienze e le insussistenze dell’attivo e determinati i nuovi valori dell’inventario patrimonio comunale.
Un servizio di 'gestione inventario patrimonio comunale' chiavi in mano
La gestione dell’inventario beni mobili comunali può assumere, come nel caso del Comune un servizio continuativo in modalità SAS, che garantisce all’Ente la sicurezza di un inventario costantemente aggiornato. Ogni nuovo bene acquisito viene etichettato, correttamente ubicato ed assegnato al suo specifico consegnatario. La presenza di un’etichetta che individua l’ubicazione ed il cespite, consente, attraverso l’utilizzo dell’infrastruttura Primo©, la verifica in loco dei cespiti con aggiornamento della localizzazione e l’individuazione dei beni dismessi o alienati. L’attività di gestione inventario beni mobili si conclude con il ricalcolo dei valori patrimoniali e la redazione dello stato patrimoniale di dettaglio.
- Progel è la società del Gruppo Maggioli dedicata ai servizi tecnici e amministrativi che riguardano il Patrimonio Pubblico. Opera su tutto il territorio italiano da oltre 20 anni ed è leader di mercato nella proposta di soluzioni e servizi per la gestione dei beni patrimoniali mobiliari e immobiliari, la loro gestione e manutenzione.
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Questo articolo è tratto da InformaticaMAG 1/24
Storie, idee e progetti di innovazione nella P.A.